giovedì 31 dicembre 2009
Dolce provocante, tossico frizzante
Buon termine
Buon principio
Bloggers !
giovedì 24 dicembre 2009
sabato 12 dicembre 2009
I momenti
Oggi, se le parrucchiere ci riescono, mi faccio i capelli arancioni.
E ascolto Cinema Strange
e stasera se convinvo D festa dark a Padova
mercoledì 9 dicembre 2009
martedì 8 dicembre 2009
Wait in the fire...
Domani è una giornata di riposo.... per poi ritornare in ufficio tra pareti troppo strette senza aria, senza respiro.
Breathe....
sabato 5 dicembre 2009
La Batcave
Guardo delle rose rinsecchite e scricchiolanti come le mie mani coperte di polvere incrostata di doveri e cose da sistemare:
1) trasferire il pianoforte
2) trovarmi un nuovo medico
3) riprendere i contatti con tutte le persone trascurate negli ultimi tre mesi
4) farmi i capelli arancioni
5) essere più presente nella mia anima
poi? cerco addirittura di catalogare le cose perchè non riesco più a dare un ordine a quello che faccio e a quello che altrimenti desidereri faare... e la trascuratezza del mio blog ben rappresenta quanto io stia trascurando quello che desidero fare e stia curando altri fiori, in realtà già recisi, che tento di far fiorire nel silenzio e nella nebbia.
Suonano i cinema strange mentre scopro i deadfly ensemble e mi viene da piangere pensando a quanto ho consumato the astonished eyes of evening..nell'inverno del 2003 e a quando con andrea siamo andati al fantastico jam di mestre a vederli... che attori, cche spettacolo. Ricordo con affetto le gambe nude di calze e le scarpe a punta borchiate e in quel periodo mangiavo solo minestra e carote bollite e fumo di sigaretta noiosamente aspirato. Ricordo con affetto la canottiera con la croce e il rossetto distrattamente sbavato... così mi viene anche alla mente gli easy cure a giais di Aviano... e un fottuto sbattimento a trovare questo posto sperduto e la tenerezza dei 15 cd dei depeche mode, gli and also the trees i banshees... e la ka nera palcoscenico delle mie croci e delle mie canzoni.
Ora sono avara. Avara di conoscenza. Silenziosa e paurosa. Con tra le mani post punk il libro e la testa che viaggia di sogni...e il cielo si fa nero... perchè il crepuscolo è il tramonto delle utopie ... è la forzatura di costringersi bionda.
Buona notte, darkste.
martedì 24 novembre 2009
Post - punk
Ma dove sono invece?
dove sono i sogni?
Ridere, sorridere, creparsi il viso e lo stomaco facendo finta di ridere.
Siamo tutti diversi da noi stessi.
E' l'era del post me. E non trovo nessun parrucchiere che mi vuole fare i capelli rossi. Vigliacchi.
lunedì 23 novembre 2009
martedì 10 novembre 2009
sabato 7 novembre 2009
Impreparazione
Sono agitatissima e nervosa.
Lasciatemi stare.
Lasciatemi stare, davvero.
Tutti.
domenica 1 novembre 2009
domenica 25 ottobre 2009
Il traguardo...
Poi piangerò perchè non è il mio carattere. Ma non importa. Devo imparare ad amarmi imperfetta e a non flagellarmi ogni qualvolta sbaglio. Questo è il prossimo traguardo comportamentale da raggiungere...per la mia salute, solo per lei.
sabato 24 ottobre 2009
L'errore
Sono umana, non un robot.
Abbiate pazienza, voglio sbagliare MOLTO anch'io.
venerdì 23 ottobre 2009
domenica 18 ottobre 2009
sabato 17 ottobre 2009
Me, myself and I
Incrocio le mani come fosse una preghiera e gli anni ottanta invadono casa: Cure ovunque, stivaletti mezzi gamba, guanti di pizzo che riappaiono come se non fossero mai spariti e viso pallido a riconferma che l’odio per l’abbronzatura prende sempre il sopravvento e che, forse, la pelle di porcellana vince sempre. Mi giro alla destra e tra l’asse da stiro e l’aspirapolvere giacciono addormentate le scarpe. Trenta paia forse. E non bastano mai. Perché non bastano mai? Sono un prolungamento dell’ego. Una necessità per farsi (ri) conoscere quando camminando su sassi scomposti tu sei sempre quella più indietro e ti piace così. Provo quasi gusto spesso a sentirmi così vicina a slogare la caviglia per restare in bilico su quegli oggetti di impavida bellezza. E anche tutte le bugie vengono schiacciate sotto gli stiletti come se si potesse cancellare tutto anche la prigionia a cui vai incontro se continui a mentire. Ma non mi fa paura e il non temere è ciò che maggiormente mi spaventa. Quasi come se l’incoscienza di “a forest” mi facesse brancolare nel buio nel ricordo di quando a ventidue anni ballavo da sola la prima canzone in mezzo alla pista del new age a Roncade con la gonna lunga nera, gli anfibi, la maglietta nera comprata il giorno prima e una calza a rete al posto dei guanti. Una sorta di esibizionismo pauroso. Paura degli altri ma ansia di farsi vedere, conoscere, amare per quello che si è e non per i chili di cipria che ancor oggi s’abbandonano sul mio viso ogni mattina. Quando mi guardavo allo specchio svestita dell’anima per capire cosa in me non andasse, cosa io dovessi cambiare per essere perfetta. Quanto dovessi abbandonare di me per diventare un animale da amare, un essere da desiderare. Quando ho dipinto il piede con un tatuaggio indelebile per segnare che si, mi sentivo dark, volevo essere dark, volevo che quel mondo mi appartenesse mi amasse, mi abbracciasse, mia avvolgesse. Quando mi ostinavo a dover essere comunque triste. A dover comunque non sorridere mai e non farmi toccare mai. Quando il paradosso dei bustini dei guanti lunghi e degli stivali con le catene era per dire “no, lasciatemi stare, non toccatemi, voglio stare sola, mi odio”. Era comunque l’innato desiderio di essere puttana che ti porta a mostrarti per come sei anche quando dentro di te vuoi essere diversamente e il canto degli angeli ti cade sulla testa. Il matrimonio di mia sorella, un ragazzo pallido, magro ed efebico che oggi nemmeno ricorda la mia esistenza e il silenzio di quei sabato pomeriggio, prima delle partite, nei quali chiusa in casa guardavo il grigio dalla finestra e pensavo a quando, la sera, mi sarei spogliata di ginocchiere e scarpe per rivestire i panni che meglio sentivo. Abbozzata d’un nero tanto bramato voglio ricordarmi così: una ragazzetta con la lacrima, un pierrot con le occhiaie. Per dimenticare la donna che invece oggi c’è: bionda e impegnata, azzurra e bugiarda. Come si può ritrovare un briciolo di quella ingenua certezza che il mondo era nero? Come posso ritrovarla?
domenica 13 settembre 2009
lunedì 31 agosto 2009
Il regno del ben(ESSERE)
lunedì 10 agosto 2009
sabato 11 luglio 2009
Più calma
Lunedì rientro in ufficio. Sabato Milano e per un mese chiuso con le ferie.
Che annata piena di novità, che annata intensa.
La lavatrice vorticosa pulisce i panni sporchi.
Devo iniziare a prendere le cose con più calma.
Con più calma.
lunedì 6 luglio 2009
Battiti, Combattiti!!!!
sabato 4 luglio 2009
Non mi dimenticherai !
sabato 27 giugno 2009
Svenevolmente !
sabato 20 giugno 2009
Che invidia, che belli !
Sono giorni di gran confusione, di molto lavoro, di studio e di pulizie di casa.
In attesa degli afterhours allo sherwood, PD.
In attesa di chissà quali novità.
Passo l'aspirapolvere e lo straccio (strazio?)
I miei domani fanno ben 39 anni di matrimonio.
Che invidia.
Che belli.
lunedì 8 giugno 2009
steTistica
E oltre a ciò, la mia preparazione è sotto ai tacchi.
ma non dei tacchi normali.
Dei tacchi di 15 cm.
Oh, nuvole trasportate un po' di polvere magica !!!
venerdì 5 giugno 2009
Sergio Caputo - Il Garibaldi Innamorato (1987)
E il Garibaldi è ricercato in tutti i mari del sud,
ma non si può tagliar la barba per questioni di look...
Anita dice "Peppe, quando gioca il Brazil...
si va a vederlo in Italy... pensaci Peppì!"
Ste, la deviata standard.
sabato 30 maggio 2009
e' finita.
giovedì 21 maggio 2009
Una bambina
venerdì 8 maggio 2009
Lava via il sangue, Lava via lo sporco, Lava via i dieci piani!
mercoledì 22 aprile 2009
CSI - Depressione caspica
no, non ora, non qui in questa pingue immane frana
no non ora non qui, no non ora non qui
se l'obbedienza è dignità, fortezza
la libertà è una forma di disciplina
assomiglia all'ingenuità la saggezza
ma non ora non qui, no non ora non qui
io, in attesa, a piedi scalzi e ricoperto il capo
canterò il vespro, la sera
ecco che muove e sgretola dilaga
uno si dichiara indipendente e se ne va
uno si raccoglie nella propria intimità
l'ultimo proclama una totale estraneità
tu, con lo sguardo eretto all'avvenire
fisso al sole nascente ed adirato all'imbrunire
tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
no non ora non qui in questa pingue immane frana
no non ora non qui no non ora non qui
se l'obbedienza è dignità fortezza
la libertà una forma di disciplina
assomiglia all'ingenuità la saggezza
ma non ora non qui, no non ora non qui
tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
tu non cantavi mai la sera, non cantavi mai
sabato 18 aprile 2009
mercoledì 15 aprile 2009
L'orgasmo (alla fine l ho pubblicato, dopo titubanze)
sabato 4 aprile 2009
lunedì 30 marzo 2009
Stasera invece la Rita Pavone di Datemi un martello, sono la Meg di rigurgito ANTIFASCISTA dei 99POSSE, sono la Donatella di Lamette e la Eddy Vedder di Go.
Poi mi spoglio di tante false somiglianze e sono solamente la Ste di se stessa. La ste della stracciatella, delle nuvole di panna montata da leccare, la ste che beve una lattina di cocacola cantando "BEVI LA COCACOLA CHE TI FA BENE, BEVI LA COCA COLA CHE TI FA DIGERIRE", la ste della cintura a catena che sbatte dapperttutto e fa rumore, la ste delle striature rosse sulle guance quando si imbarazza. La ste della penna che vibra come fosse una lama che incide ogni qualvolta scrive. La ste che si compra il libro del "venditore etico" e del "selfbranding". La ste che ama un po', poi troppo e per amare sempre di più si consuma e poi non ama più. La ste che non scrive la tesi. La ste che non studia statistica. La ste che continua ad esagerare i sentimenti. La ste che "vaffanculo tu" e del "stupido" e del "maledetta ignoranza" e del "stai zitto fascista - revolution - lasciatemi vivere quello che voglio". la ste ciclotimica, metereopatica, lunatica, sbalzi d umore, sbalzi di cuore che si odia e si taglia le mani e poi si ama e loe ricuce o le fa ricucire. La ste che guida, nella notte per la notte in più strade (di campi, di città). La ste che "non mi confesso da anni, non ricordo e se mi confesso non mi danno l'assoluzione". La ste che è una zoccola e vende l'anima, ma mai il corpo, mai del tutto.
la ste che si confessa alle note del facebook: vive e combatte i demoni per trovare il bene assoluto. l'autoconsapevolezza, la profondità, l'identità, il se'.
E poi crolla nel sogno con tra le coperte con lo sguardo da bambina e il dito medio alzato.
(stasera mi sento autositruttivamente rivoluzionaria, sarà la nuova spilletta che campeggia sulla giacca?)D. grazie. Non so come fai ma mi sopporti.
sabato 28 marzo 2009
Mezz ora di pianoforte per non perdere l'allenamento. Dipingiamo le mie unghie, nere su tasti bianchi, e poi via. A sollazzarsi camminando su pietruzze bassanesi.
(e perchè no, bevarse un mezzo e mezzo da nardini)
domenica 22 marzo 2009
the cure - pictures of you
I've been looking so long at these pictures of you
That I almost believe that they're real
I've been living so long with my pictures of you
That I almost believe that the pictures are
All I can feel
Remembering
You standing quiet in the rain
As I ran to your heart to be near
And we kissed as the sky fell in
Holding you close
How I always held close in your fear
Remembering
You running soft through the night
You were bigger and brighter and wider than snow
And screamed at the make-believe
Screamed at the sky
And you finally found all your courage
To let it all go
Remembering
You fallen into my arms
Crying for the death of your heart
You were stone white
So delicate
Lost in the cold
You were always so lost in the dark
Remembering you
How you used to be
Slow drowned
You were angels
So much more than everything
Hold for the last time then slip away quietly
Open my eyes
But I never see anything
If only I'd thought of the right words
I could have held on to your heart
If only I'd thought of the right words
I wouldn't be breaking apart
All my pictures of you
Looking so long at these pictures of you
But I never hold on to your heart
Looking so long for the words to be true
But always just breaking apart
My pictures of you
There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to feel you deep in my heart
There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to never feel the breaking apart
All my pictures of you
il caos emotivo
Ebbene si lo definirei così quello che mi ha colpito e non mi ha lasciata vivere. Posso attribuirlo allo stress o forse semplicemente alle bugie. Dette e sentite dire. Allo stress di giornate al lavoro nelle quali corro da una parte all’altra dimenticandomi cose, prendendo appuntamenti, concludendo un quarto di quello che dovrei concludere massacrata di domande, telefonate e maledettamente sott’organico. Storia che da lunedì dovrebbe finire ma mi trascino da tre mesi, difficili ma importanti nei quali mi sono fatta la pellaccia dura da pallone da basket e che, forse, mi serviranno per affrontare i giorni a venire (o come diceva Godano dei Marlene, “scopo con i giorni a venire ma non vengo mai”). Alle bugie che in un modo o nell’altro continuano a invadere i miei sentimenti. Dette si, a fin di bene a fin di male, bugie bianche o nere comunque menzogne sporche o pulite che siano. E sentite dire. Anche qui con scopi forse positivi che poi si rivelano deleteri per l’anima instabile che riposa dentro di me, che a volte si sveglia e scappa e corre. La soluzione è forse quella di cadere tra le braccia del primo demone che m’aspetta con la porta aperta e il sorriso sghembo? Forse è un errore ma mi piace molto. Mi piace molto essere corteggiata platonicamente dai demoni che corrono nel mio cervello. Poi provare a resistergli e ricadere tra le loro braccia e resistergli e ricadere. Poi però non è semplice liberarsene… non è semplice perché come eroina, dal cuore bianco, ti da dipendenza e vorresti risentire quella lingua bagnata correre ai lati del tuo cervello e lasciare rivoli di saliva sporca di fuoco e di mendacità. Vorresti sentire le mani dappertutto lasciare segni violacei e i denti trasparenti mordere i pensieri fino a farli sanguinare per darti la possibilità di farti succhiare linfa vitale che scende maligna, matrigna, da ogni parte del tuo corpo. Eppure sono solo sogni e i demoni sono sempre nel mio cervello… e qualunque situazione li porti ad essere vivi resta un piccolo frammento di realtà irrealizzabile e che, è meglio non realizzare. (Il fuoco è bello si ma brucia – Afterhours). Il copriletto bianco mi sorride. Mentre io non riesco a piangere. Non ci riesco. Ho come una faccia di cemento armato durissimo che si spacca sotto la pioggia di piccole meteoriti che questo caos emotivo sta creando. Una faccia pesantemente antipatica. E non sentire risposte ma solo silenzi dati da vuoti d’anima reali o momentanei mi distrugge ancora più ma non mi porta a reagire con la solita rabbia lacrimante ma con indifferenza fredda e copiosa. (Ti do le stesse possibilità di neve al centro dell’inferno ti va? – Afterhours). Da cosa è data questa indifferenza fastidiosa? Dalle troppe lacrime versate, dall’averle finite? O semplicemente dal menefreghismo, unico sentimento che mi fa paura? Si è questo. Totale disinteresse dopo mesi e mesi di interesse, di richiedere spiegazioni, di continuare a sbattere la testa contro lo stesso muro che non si rompe non si rompe e continuare a ferirsi la testa, raccogliere il sangue, mettersi un cerotto e iniziare senza mai arrivare a buttare giù il muro di bugie. E se le bugie me le fossi costruite da sola senza che esse esistano? E se tutto fosse frutto della mia mente malata che non riesce a comprendere? (La comprensione è una utopia come l’anarchia – Bluvertigo) sarebbe ancora peggio. Se fosse tutto costruito dentro di me sarebbe una piccola tragedia greca. Nella quale v’è una unica attrice e sono io che faccio tutto: ruoli drammatici, ruoli satirici, ruoli divertenti, ruoli. Un continuo cambiare ruolo a definire che Stefania è più Stefanie, una due tre quattro (in quante siamo qui oggi?!). E nessuna di queste ha un briciolo di razionalità. Nessuna di queste ha capito cosa veramente vuole. Nessuna di queste sa cosa è davvero che si muove dentro di se o chi si muove. Uno, due tre quattro. Uomini, donne, pensieri, sentimenti, una multisensualità che a volte pesa come un macigno ingestibile da queste quattro pareti che sono il mio corpo mediocre, tanto autodesiderato, tanto automartoriato da fiotti di vomito che per anni hanno riempito i cessi come punizione quasi divina per una testa fonda e un corpo che non le appartiene. E mi ritrovo oggi, a ventisette anni quasi 28 con tutto e niente in mano. Con in mano solo delle unghie sfibrate e un graffio nascosto tra polso e dorso. (Seduto qua, per chi mi vuole qua . arrenditi o liberati – Marlene Kuntz).
Le cose devono cambiare, le cose devono trovare pace.
O morirò all’inferno sbattuta dal vento per l’eternità.
Ma esiste l’inferno?
sabato 21 marzo 2009
venerdì 20 marzo 2009
Sono molto stanca e i tasti non esprimono bene le sensazioni, i pensieri, le fatiche.
E non esprimono bene nemmeno i sorrisi, le gioie.
Appena questa penna virtuale avrà ispirazione dovrò fare un pst lungo 20 pagine per descrivere questo periodo ricco e povero al contempo.
mercoledì 4 marzo 2009
martedì 3 marzo 2009
sfarfalleggiare
SFARFALLEGGIARE.
e questo basta per coronare un'altra giornata con nella mano sinistra una lattina di coca cola senza caffeina (i succhi gastrici ringraziano)
Marlene Kuntz - Sonica ALZARE IL VOLUME, grazie !!
ORSO si sposta goffamente con passo irregolare
nel flusso irregolare della gente che scontra;
le mani dentro a un buco, tasche sfinite
vociare di monete obsolete
ORSO CI VEDE NEBULOSAMENTE, NEBULOSAMENTE
GIA'
Le luci del giorno gli danno quel non so che lo turba
gli manca quel buio che non si trova in fondo
alla via - IN FONDO ALLA VIA - luci del giorno che danno
quel non so che ti turba e ti fanno lievitare!
Fragori nella mente, rumori, dolori
lampi, tuoni e saette
schianti di latte
fragori e albori di guerre universali,
scontri letali
SONICA, SONICA...
lunedì 2 marzo 2009
Bugo - C'è crisi (e wall street perde un altro 4%)
questo è l'unico post per questa giornata difficile !
giovedì 26 febbraio 2009
IL PIACERE
venerdì 20 febbraio 2009
giovedì 5 febbraio 2009
I'm lost ?!
mercoledì 4 febbraio 2009
Statistica: vaffan.......
Troppo lungo, troppo difficile.
A maggio lo rifò e prendo 30, lo garantisco.
Intanto vado avanti con la tesi...almeno quando l'avrò passato... sarò pronta...
(mi vedo già a 45 anni ancora iscritta allo iulm ahahaha)
Povera me....
martedì 3 febbraio 2009
s'alzano i roghi in CuPeVaMpE
continuo a sentirmi impreparata.
ahimè è già domani.
ascolto cccp e faccio esercizi....
cercherò di prenderla con philosophia se mi bocciano.....
cristalli della mia intelligenza sono sparsi ovunque qui...
sono ovunque tranne dove dovrebbero essere
..
nel libro di statistica
cupe vampe.
lunedì 2 febbraio 2009
giovedì 29 gennaio 2009
mercoledì 28 gennaio 2009
Variabili....casuali....
martedì 27 gennaio 2009
lo sfogatoio
si è chiuso la porta alle spalle
e ho iniziato.
...
ho detto tutto quello che pensavo
con educazione (a volte no) e cordialità (a volte no)
magari mi licenzieranno (eheheh)
ma io mi sento meglio.
e lavoro con più voglia, ora.
REVOLUTIONNNN !!!
lunedì 26 gennaio 2009
Lacrimosa ~ Allein zu zweit
Am Ende der
Wahrheit,
Am Ende des Lichts,
Am Ende der Liebe,
Am Ende, da stehst Du.
Im Herzen wird es leerer,
Ein Teil geht nun von mir.
Nichts hat überlebt,
Wir haben schweigend uns schon lange getrennt.
Und mit jedem Tag - 'wir' -
Wuchs die Lüge unsrer Liebe
Und je weiter wir den Weg zusammen gingen,
Desto weiter haben wir uns voneinander entfernt.
Einsam - Gemeinsam:
Wir haben verlernt uns neu zu suchen.
Die Gewohnheit vernebelt,
Die Trägheit erstickt,
Der Hochmut macht trunken
Und die Nähe treibt zur Flucht
Tanz - mein Leben tanz
Tanz mit mir!
Tanz mit mir noch einmal in den puren Rausch der nackten Liebe
und
Und wenn ich sie/ihn so sehe,
Wenn ich sie/ihn erlebe,
Wenn ich uns betrachte
Etwas hat überlebt.
Und wenn ich Kraft und Hoffnung fände,
Wenn ich selbst noch den Glauben an uns hätte,
Wenn ich sie/ihn erreichen könnte
Sie/Ihn noch einmal für mich hätte
Wenn die Basis - unser Fundament
Wenn wir uns noch einmal neu entdecken würden
Wenn sie/er nur wollte,
ICH WILL!
Einsam - Gemeinsam:
Wir haben verlernt, uns neu zu suchen!
Die Gewohnheit vernebelt,
Die Trägheit erstickt,
Der Hochmut macht trunken
Und die Nähe treibt zur Flucht.
Tanz - mein Leben tanz-
Tanz mit mir
Tanz mit mir noch einmal in den puren Rausch der nackten Liebe
und
Tanz mit mir, mein Leben, tanz mit mir, tanz mit mir, tanz mit
mir, tanz mit
mir noch einmal in den puren Rausch der nackten Liebe......
und
tanz, tanz
sabato 24 gennaio 2009
l'eterno ritorno all'uguale...
sabato 10 gennaio 2009
venerdì 9 gennaio 2009
oggi ce l'ho con la volgarità e l'impietosa rappresentazione che facciamo di noi stessi cosi' attaccati al consum(ism)o e così attaccati al denaro.
buta maria che i fioi ga da far festa
buta maria che fora xe tempesta
buta maria che a vida xe busiera
parche a te ciava, te ciava e no a te sposa....
mercoledì 7 gennaio 2009
Io ti perdono, oh 2008, perchè sei stato un gran anno di schifo.
Ti perdono solo perchè dopo di te c'è il 2009 nel quale devo:
1) STUDIARE E LAUREARMI
2) IMPARARE A SUONARE IL PIANOFORTE
3) IMPARARE A FREGARMENE DELL'IGNORANZA
4) FARMI SCIVOLARE ADDOSSO LE COSE MENO IMPORTANTI
5) PIANGERE MENO
....
Buon anno a tutti.
E con una vena di egoismo, soprattutto a me.