sabato 15 dicembre 2007

il quartetto blues e il naso screpolato.

Sono ripetitiva lo so. ma ho il naso screpolato. Sto male e continuo a non guarire sebbene io stia prendendo le medicine necessarie. le vitamine. e l'olio 31. eppure sono qui inphagottata in una terribile/orribile antitentazione e antisensuale vestaglia blu con orso bianco annesso e neve che scende e tra una ora partiamo in pullman per la trasferta per la partita di stasera a Verona. Non mi spaventano ste veronesi. Mi spaventa come ci siamo allenate questa settimana: DI MERDA. Tra me che non respiro e altre che non scoppiano proprio di salute....abbiam fatto un spettacolo di cazzate soprattutto iersera dove dopo un tentativo di provare la squadra ci ha messo a battere fino a fine allenamento per evitare lo scempio pallavolistico che stavamo facendo. Incrociamo le dita. (sigrazie anche voi)
Dopo allenamento sebbene avessi avuto la cena della banca in uno dei locali più infighettosi del trevigiano mi sono andata a sentire un quartetto blues decisamente simpatico bevendo due ottime birre nere con la mia amica. Sempre con il naso screpolato (invito tutti a provare la sensazione di queste crosticine che ogni volta che ti soffi il naso assumono un aspetto inquietante...so che esistono le creme ma qui la situazione non cambia).
E' stata una settimana strana. Nella quale ho pensato tanto. Alla vita. Alla morte. All'università. All'amore. A chi ti ama. A chi crede di amarti. A chi ti prende la mano. A chi ti fa sentire il calore della sua anima solo sfiorandoti. Per errore. O forse no. E sono giunta a delle conclusioni a dir poco sconcertanti di cui una in particolare oggi (mentre in bagno mi phacevo una maschera antistress e piangevo). Ovvero: ci vuole CORAGGIO. E' una delle poche cose che nel mondo oggi (brutto come dice francozaio nei miei commenti) serve. Il coraggio di phare delle cose. Di pensarle. Di viverle. Il coraggio di amare. ma anche il coraggio di mettere da parte dei sentimenti e confrontarsi con la cruda realtà degli eventi. Il coraggio di parlare e il coraggio di lasciarsi amare. Il coraggio di essere felici (io questo nn l'ho ancora imparato). Il coraggio di prendere delle decisini dolorose che vanno prese. Il coraggio di non farsiabbagliare. troppe cose luccicano senza avere reale valore. O magari si ce l'hanno. Ma nn si può avere tutto
Mi sento lontana da voi, da tutti voi oggi. E lontana anche da me stessa. Lontana dal mio amore e da quelli che potrei avere. Lontana dalle sensazioni di benessere. Lontana dal raggiungimento dei miei traguardi. Mi sento maledettamente imbrigliata e destabilizzata. Mi sento maledettamente dentro un libro di Nicolo' Ammaniti. E non voglio starci in quel libro. Non posso starci. Devo trovare il coraggio di andarmene.
Devo trovare il coraggio di vivere una vita equilibrata.
Di non vivere questi sbalzi d'u(a)more.
Eppure dormire con D. e tenere la sua mano ogni tanto mi fa sentire sicura. Tranquilla. Desiderata - soddisfatta -
Devo trovare il coraggio di non volere sempre la perfezione da me e dagli altri.
"voglio ammalarmi di pura FOLLIA e curare versoPERVERSO la mia malattia"
ps. La punteggiatura é casuale. La virgola funziona a tratti. Così tutto scorre senza pause. Sarà casuale? Phorse questa tastiera riflette la mia vita.