lunedì 12 luglio 2010
Sudata, appicicaticcia...
Questa mattina sono terrorizzata. Più emozioni mi si accavallano dentro al punto che sto sudando e non credo che la colpa sia del caldo bensì di qualche sostanza avvelenata che mi si è insinuata nel corpo dal momento che è arrivato lunedì mattina. Oggi sono ancora a casa, in queste ipotetiche ferie. Tutto appiccica. Pure l'acqua invece di scivolare via appicica.
E io sono terrorizzata.
Un po' di paura di rientrare a lavoro (e me ne vergogno pensando ai migliaia di cassa integrati), un po' di tensione per la visita di oggi pomeriggio. Ormai dovrei essere abituata alla tortura alla quale ogni sei mesi mi devo sottoporre... ogni volta però è nuova, ogni volta è diversa, è nuova, si. Ogni volta mi ritrovo la mattina prima col viso solcato di lacrime e lacrime e lacrime. Sono una codarda, una donna da poco. Che si spaventa davanti al nulla. E oggi vado comunque da sola.
Sarà quello che mi fa paura?
mi sento forte, fortissima, poi un niente mi abbatte e mi accartoccio. Su di me scricchiolando come una foglia d'autunno. Quelle dei lunghi viali. Mi rotolo, mi faccio spazzare dal vento, trascinare. E' un sogno ricorrente questo. Lo faccio da anni. Chissà che significa, non pretendo che qualcuno lo sappia.
Pretendo di tirare fuori le palle.
Pretendo di affrontare la vita col piglioc he so di avere.
pretendo di distruggere gli sbalzi d umore per i quali un secondo piango, quello dopo rido fragoroosamente, quello dopo ancora urlo, quello dopo ancora mi strazio.
Se tutto va come deve, a settembre mi re iscrivo all'università.
Ma cosa sto cercando, che non ho, che nn trovo?
E io sono terrorizzata.
Un po' di paura di rientrare a lavoro (e me ne vergogno pensando ai migliaia di cassa integrati), un po' di tensione per la visita di oggi pomeriggio. Ormai dovrei essere abituata alla tortura alla quale ogni sei mesi mi devo sottoporre... ogni volta però è nuova, ogni volta è diversa, è nuova, si. Ogni volta mi ritrovo la mattina prima col viso solcato di lacrime e lacrime e lacrime. Sono una codarda, una donna da poco. Che si spaventa davanti al nulla. E oggi vado comunque da sola.
Sarà quello che mi fa paura?
mi sento forte, fortissima, poi un niente mi abbatte e mi accartoccio. Su di me scricchiolando come una foglia d'autunno. Quelle dei lunghi viali. Mi rotolo, mi faccio spazzare dal vento, trascinare. E' un sogno ricorrente questo. Lo faccio da anni. Chissà che significa, non pretendo che qualcuno lo sappia.
Pretendo di tirare fuori le palle.
Pretendo di affrontare la vita col piglioc he so di avere.
pretendo di distruggere gli sbalzi d umore per i quali un secondo piango, quello dopo rido fragoroosamente, quello dopo ancora urlo, quello dopo ancora mi strazio.
Se tutto va come deve, a settembre mi re iscrivo all'università.
Ma cosa sto cercando, che non ho, che nn trovo?
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