giovedì 13 settembre 2007



Ho passato anche tedesco orale: é una settimana con una buona stella.
Oggi un po' di meritato riposo....ma anche con un minimo di idea di shopping pe ril matrimonio di venusia e dei bellissimi tronchetti basi e rossi possibilmente ... o neri. Andrò a fare un giretto nel mio solito negozio pieno di persone gentili e bei vestiti (a dream?)
Stasera poi si festeggiano le cose belle capitate in questi giorni: i miei esami passati e le new entry nella vita di qualcuno molto vicino a me... molto vicino a me...
E poi, in aggiunta, ho passato delle serate nelle ultime settimane degne di nota: tra gli allenamenti e nil mal di collo e soprattutto il tempo condiviso con D. e le sensazioni e le emozioni date dal contatto. Sarò davvero "perversa"? E poi cos'é la perversione? Non lo so, una domanda che non mi pongo. Intanto il cellulare continua a squillare e qualcuno continua a cercarmi, forse non ho fatto capire abbastanza bene che l'interesse é limitato...oggi ho visto un bel po di posti...ho allargato la mente, mi sono fatta interrogare parlando in tedesco.
E ANCORA LA PIOGGIA CADRA' - Baglioni
Tra le barche a pancia all'aria
rauco il venmto si infilò
l'ultima boccata forte
poi le scarpe si cavò
con le mani stanche cariche di vene
i vestiti ripiego'
come chi non ha piu fretta verso il mare cammino
la schiuma gli si fece incontro
e i suoi piedi incateno'
gli occhi acquosi di tristezza
oltre quel cielo, un altro cielo lui cercò
Strinse intorno a se le braccia poi nell'acqua scivolò
I treni partiti senza portarci via
non si fermeranno più qua
finché la certezza non ci abbandonerà
e ancora la pioggia cadrà...
il riflesso della luna
nel suo solco lo grido'
pallide le spalle magre
contro l'orizzonte ando'
un silenzio nero come il culo dell'inferno
a lui si accompagno'
"io non lo so cosa non va che cosa c'è cosa sarà"
metro dopo metro spinse il cuore
e la notte attraversò...
I sogni sognati con tanta ingenuità
marciscono in fondo a una via
finchè la paura non ci addormenterà
e ancora la pioggia cadrà...
Con bracciate più rabbiose
il suo corpo trascino'
e sfido la nebbia densa
e pian piano lo abbraccio
le speranze mezze uccise dalla vita fra le onde abbandono
"non ti amo piu, non sono tua, che cosa vuoi, vattene via"
Si aggrappò sfinito al suo dolore
ed il mare lo ingoiò...
Ora riposo un po'. Si necessità tranquillità...