premettiamo: non mi si addice.
Ma mi sono fatta una lampada. Dico si, una lampada abbronzante.
Si, devo stare male. Si, probabilmente sto male.
lunedì 12 novembre 2007
le lampade abbronzanti
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acidissime immagini di instabilità ..... e parole confuse....
premettiamo: non mi si addice.
Ma mi sono fatta una lampada. Dico si, una lampada abbronzante.
Si, devo stare male. Si, probabilmente sto male.
un giorno, buio e cupo, come quello che sopravvive nella mia anima, al di là della mia estetica, si fermeranno le lancette di questo orologio che conta i malinconici e interminabili momenti. In quell'istante io sarò libera: in un mondo assolutamente gassoso. Un fantasma che aleggia nell'aria, con mani bianche, vesti nere, occhi pallidi ma espressivi. Camminerò sfiorando la poesia e nutrendomi di essa, accarezzerò chiunque condividerà con me questi pensieri senza remore e tremori di essere toccata. dimenticherò la mia imperfezione i imparerò ad amare i miei difetti. Sottolineare pagine di libri inesistenti sarò il mio studio, abbandonarmi al profumo di assenzio sarà il mio diletto e costruire giardini di pietre fredde la mia occupazione. Ma non sarà questo freddo posto a incamerare la mia buia energia...bensì le fredde pianure di un luogo sconosciuto nato dall'incrociarsi di tutti gli spiriti erranti e amanti la solitudine. Dove tutti saranno insieme l'un l'altro ma soli nel Tutto. Se vuoi, tra questi freddi e campestri ritrovi, potrei offrirti un mantello nero e farti abbandonare per qualche momento al mio viaggio. farti comprendere dove immensi pensieri si annidano, dove folli corse si fermano, dove i miei sogni si schiudono per realizzarsi.