mercoledì 11 giugno 2008

Bambina impertinente - Carmen Consoli

Non ho padronanza dei termini adatti
ma godo al contatto

SONO TROPPO BIANCA PER RESTARE mano nella mano con me stessa...

Giorni ampiamente convulsi dedicati principalmente alla grande azienda per cui lavoro. Ieri riunione con degli ipermega capi in cui ero L'UNICA DONNA (alla faccia delle pari opportunità). L'unica sotto i 40 anni (credo anzi sicuro). L'unica senza le stelline graduate. L'unica con lo stipendio più basso di 1500 euro. Fino alle prime cinque parole non avevo capito. Non avevo capito che quello era il primo incontro di preparazione per uno splendido evento che si svolgerà a fine giugno nel quale la sottoscritta dovrà parlare di fronte ad una folta platea (200 direttori?) della propria esperienza di "successo" nel campo degli investimenti.
Ora devo mettermi a lavoro a preparare la mia ipotetica scaletta, inviarla al mio responsabile che la invierà ad un altro e poi ad un altro e poi ad un altro.
(il re e la regina sono VUOTI lo sai, afterhours RAPACE)
Domattina poi la vediamo insieme e come per il telefono senza fili nella sede opportuna dovrò dire tutt'altre cose....
Non mi spaventa la platea... (o forse si?) in queste occasioni é necessaria la "faccia come il culo", una buona dose di autostima, un tacco 10, i capelli ben sistemati. E non sudare le mani o diventare rosse.
(In questo pianeta birichino voglio pensarla a modo mio, Baby Fiducia - afterhours)
Mi metto al lavoro.
Incrociate le dita per me.
Non credo ne vada della mia CARRIERA ( e poi che carriera?)
ma ne va della mia faccina che campeggia in questo blog.
(Ma se ci fosse un metodo vorrei che fosse il mio. Bianca Afterhours)