domenica 19 ottobre 2008

l'ombraLONGA, l'ombra corta... l'ombra che incombe su ognuno di noi

Oggi a Treviso c'é l'ombra-longa, manifestazione ludico sportiva nella quale orde di ragazzi, ragazze, vecchie, vecchi, tamarri e non si sfondano di vino di scadente qualità tra i viali acciottolati e pietrizzati della mia città (mentre i Trevigiani vannjo a farsi un giro nelle campagne). Tra i 18 e i 22 anni c ho partecipato spesso assistendo a scene di vomito, piscio e altro. Quest'anno D e gli altri ci sono andati. Io invece, prima intenzionata ad andare al cinema da sola, ho ripiegato per la lettura in terrazza col sole che scaldava il viso e il corpo.
Sono molto stanca in questi ultimi giorni: non ho voglia di fare tardi, ho bisogno di stare a letto e porto scarpe basse, rasoterra. Jeans e magliette. Ieri ho anche tagliato i capelli di ben 10 cm e fatto un frangione imbarazzante, biondo biondo.
Sono anche molto poco interessata alla sensualità ma del resto anche D in questi giorni non sembra molto interessato a questo pulcino uscito da una settimana di malattia e sicuramente poco avvenente. Tra l'ombra longa e me ha scelto la prima. Ben per lui. Non voglio impedirgli di divertirsi in questo momento in cui ho bisogno di cultura, musica rilassante e persone intelligenti con cui affrontare discorsi fondi e poco materialisti (infatti oggi sono sola). Anche questo é amore, credo. Non impedire il libero arbitrio (anche se mi preoccupa: in una situazione normale mi sarei erosa di gelosia a ppensarlo un pomeriggio da solo in mezzo a gruppi di donne affamate). Chiaramente in contrasto con i soldi BEN spesi venerdì pomeriggio in vestiti (due magliette viola, un jeans blu stretto e di una taglia più piccola del solito, due vestitini neri).... e poi ieri dal parrucco. Ma sono io questa. La contraddizione fatta persona.
Al di là di questo il rientro in ufficio é stato massacrante ma sto lavorando bene e a chi vuole e ha una buona propensione al rischio e patrimonio sto facendo acquistare azioni. Probabilmente é tutta questa tensione che mi avvolge nella spirale della calma. Arrivo in ufficio e i primi quaranta minuti sono rassegna stampa (wall street journal, financial times, sole24ore, new york times) poi l'attesa che logora di vedere l'apertura di Milano. Venerdì c'é comunque stata per me la dimostrazione di come la borsa sia staccata dalla realtà: indice di produzione industriale crollato a -11% dall'anno prima e borse positive. Se a wall street qualcuno fa un rutto noi perdiamo l'8% ma se le aziende italiane producono l'11% in meno dell'anno prima... eh bhe... mica c'é problema...
Qual'é l'ombra che incombe su ognuno di noi? Non é la crisi finanziaria (surreale - il tiggì dice "bruciati 125miliardi di capitalizzazione... MA COS'E' VERAMENTE LA CAPITALIZZAZIONE? CHI LI SA LEGGERE I BILANCI DI QUELLE AZIENDE... ANZI chi li sa leggere VERAMENTE???), tantomeno la recessione economica (reale - la banca non mi presta i soldi, io azienda non produco - taglio i costi fissi - licenzio - la gente va meno al cinema - non si compra la borsa di gucci - non compra l'auto - e così via) ...l'ombra che incombe é L'INDIVIDUALISMO E L'AVIDITA'.
Dopo opportune riflessioni resto nel sistema e lo combatto DA DENTRO.
Ecco a voi sancha panza contro i mulini a vento.
Il pc é ancora rotto. Au revoir (ma si scrive così?) !