sabato 30 maggio 2009

e' finita.

Depeche mode.
Sole e vento nella mia nuova dimora. Vivo con D. da quasi un mese. Cucino, lavo, stiro. Faccio la donna di casa. Lavoro poi, studio con fatica e scrivo nei momenti liberi. Piango anche molto per motivi indecifrabili. Non vedo quasi più quei pochi vecchi amici che avevo... i miei genitori li vedo una volta alla settimana se tutto va bene. La mia vita è cambiata ed è difficile. Sono sempre agitata e stressata, sempre con la faccia contratta e gli occh pronti a lacrimare. D. sopporta con la pazienza per la quale ho deciso che è lui l'uomo della mia vita. Perchè l'ho deciso. Ho depositato il titolo di tesi e la scrivo in contemporaneo allo studio della statistica e di alcuni esami di patente europea del computer avanzata (INUTILE! fatta per spillaare soldi!) e sono stanca. Alla notte mi sveglio con gli occhi sbarrati pensando al lavoro e ai problemi lì e all'arretrato che ho da sbrigare e alla gente che si fida di me. Forse troppo.
E' finita una epoca.
E io devo finire l'università per novembre, assolutamente.
E poi riprendere con costanza con il pianoforte e con lo sport che ho abbaandonato agli angolo di una strada.
Sono anche gli ultimi post del blog che scriverò, forse. E già lo faccio di rado.
Ho intenzione di chiuderlo.
E' finita una epoca.

giovedì 21 maggio 2009

Una bambina

Ho depositato il titolo di tesi.
Ho depositato i sogni.
Ascolto Beethoven e piango come una bambina.
Studio.
Fumo sigarette.
Bevo caffè.
E piango come una bambina.
Non credevo i miei genitori mi potessero mancare così tanto.
Sono ancora una bambina.

venerdì 8 maggio 2009

Lava via il sangue, Lava via lo sporco, Lava via i dieci piani!

Nel silenzio di questo blog ci stanno in mezzo giornate d'amore. Come la primavera e i fiori rosa fiori di pesco di battisti che cantavo immersa nell'aria di Parigi. Parigi che vale aver paura dell'aereo e vomitare. Che vale la fativa e un ginocchio mezzo rotto. Parigi che vale l'amore e risveglia la voglia di viaggiare, sebbene il risveglio del ritorno alla vita reale fatta di numeri, di tesi, di pianoforte, di esame ecdl advance, di gente pateticamente attaccata al denaro. Un risveglio difficile ma cullato dalle dolci parole dei CCCP ormai colonna sonora insopportabile a forza d'esser ascoltata.
A breve, a quanto sembra, cambierò la mia residenza e trasporterò la mia perenne assenza in una essenza da vivere in due con tutto l imbarazzo che porta con sè la conoscenza e l'imparare, la lingua italiana. Oh, la lingua francese. Splendida e soave, splendida tanto quanto non lo sono, per me, i francesi. I vini francesi, intendo. Sogno ancor oggi un ottimo nero d'avola corposo da sorseggiare alla fine di una opulenta cena fumando l'ultima sigaretta del pacchetto che la gusti come fosse l'ultima tua dose di eroina vera. Ma ho il cuore bianco, come eroina (Afterhours).
Cresce anche l'attesa per i risultati del 12 maggio. Un'altra tortura a fondo nell'anima con una lunga forbice grigia per scoprire se dobbiamo tagliare pezzi di ste per eliminare queste stronze di cellule (zoccole) e per eliminare anche altri sogni, che, con un taglio netto, cadranno in un lunghissimo buco nero.
ma è stasera che vedo tutto nero. semplicemente perchè qui è solo rosso, ma rosso di un comunismo incrostato e reietto. d'un co(ns)munismo che non m'appartiene più. Produci Consuma Crepa
Devo compare una lavatrice. Lavami via, lavami via.
Lava via lo sporco e fammi dimenticare i dieci fottuti piani.
Giraci attorno, no ciurcuiscili. Guardali desiderali, abbattili.
Torna indietro. Tradiscili ma poi aspirali. Ingoiali.
E ripetiti: sei una Puttana, ma non è grave.
E' solo il mestiere più antico del mondo, dice mio Padre.