venerdì 22 gennaio 2010

Listen to me....

Una dolcezza quasi fugace in una giornata di fugace gioia. Ri penso a quando ogni venerdì era una maledetta festa con tre quattro cinque forse sei rum e pera con Chris e danze smodate. E il sabato era riso in bianco prima della partita che poi giocavo regolarmente di merda. La chris no, non ho mai capito come faceva. E il venerdì era serata di conoscenze: assurde pazzesche. L'indiano e la lesbica, il coglione già fidanzato, il darkettone magro, quello alto con il braccio rotto. Quello troppo figo per parlarci che l unica volta che mi ha rivolto la parola io pensavo ad altro e la cosa è andata persa nell'etere. I concerti ovunque: nei pub, nelle bettole, nei localoni, nei palasport. Le gonne psichedeliche. Il momento "vestito" prima di uscire: le calze, la gonna, glis tivali, la maglia rigorosamente nera, la maglia più pesante pe ril freddo, la sciarpa, il cappello, gli anelli, i braccialetti, le cinture con catene, con croci con teschi... il trucco nero pesante. Mi basta scorrere con il sorriso questo blog fatto di 684 post pieni di vita e di morte. Pieni di pensieri e noia ma anche di gioie, amore. alle serate al Banale a Padova, al New Age a Roncade, al Vinile, allo Shindy... le cene allo shindy si...pasqua del duemilasette e poi la casa di Treviso, la cumpa e la festa d'estate a vascon. Il redentore. Il delirio perenne alcolico, frantumante, stanchevole. La voglia di farsi conoscere. La voglia di conoscere. I balletti. I baci rubati un po' ovunque nei parcheggi dei locali, in macchina, dietro lo consolle dei dj, nel mezzo del Buenaventura. E i baci mai dati ma molto desiderati.

Tutto in estrema contraddizione con le mie giornate lavorative: composte. Con delle permanenze in bagno il lunedì per smaltire sbornie date da cocktail del colore dello svelto piatti.

Ho ancora voglia di divertirmi così. Con D.
E le lancette contano i minuti di questo tempo. Che uno solo è.
E non si può vivere di ricordi, ma di presente.
Ho voglia di ritrovare il briciolo di follia che mi appartiene, scovarlo, scavarlo ripescarlo. Ho bisogno di parlare con te e sai chi sei tu.
Ascoltami tu che sei l'unico che può ascoltare senza giudicare questa testa malata, questo corpo mal assortito, questi pensieri non esprimibili..., fatti trovare.

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