stanca, molto stanca.
voglia di vedere D. dopo la lite di iersera.
voglia di fare la principessa, anche se solo per un minuto.
voglia di avere il sorriso.
voglia di NON AVERE PAURA
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acidissime immagini di instabilità ..... e parole confuse....
un giorno, buio e cupo, come quello che sopravvive nella mia anima, al di là della mia estetica, si fermeranno le lancette di questo orologio che conta i malinconici e interminabili momenti. In quell'istante io sarò libera: in un mondo assolutamente gassoso. Un fantasma che aleggia nell'aria, con mani bianche, vesti nere, occhi pallidi ma espressivi. Camminerò sfiorando la poesia e nutrendomi di essa, accarezzerò chiunque condividerà con me questi pensieri senza remore e tremori di essere toccata. dimenticherò la mia imperfezione i imparerò ad amare i miei difetti. Sottolineare pagine di libri inesistenti sarò il mio studio, abbandonarmi al profumo di assenzio sarà il mio diletto e costruire giardini di pietre fredde la mia occupazione. Ma non sarà questo freddo posto a incamerare la mia buia energia...bensì le fredde pianure di un luogo sconosciuto nato dall'incrociarsi di tutti gli spiriti erranti e amanti la solitudine. Dove tutti saranno insieme l'un l'altro ma soli nel Tutto. Se vuoi, tra questi freddi e campestri ritrovi, potrei offrirti un mantello nero e farti abbandonare per qualche momento al mio viaggio. farti comprendere dove immensi pensieri si annidano, dove folli corse si fermano, dove i miei sogni si schiudono per realizzarsi.
2 commenti:
la maggior parte delle persone pensa a sè e solo a sè. nietzsche diceva che alla fine non si vive che con se stessi e io gli do ragione non perchè sia sua la firma sotto a questa citazione ma perchè qualche esperienza mi fa dire che sì, alla fine, si vive SOLO con se stessi. quindi prendi te stessa fate due chiacchiere tu e lei e "ditti" (licenza dello scrittore o forse no) che sì, puoi fare quello che vuoi, adesso che non hai niente che ti trattenga e niente che ti protegga e niente di cui tener conto oltre a te. e tutto ciò che tu e te stessa deciderete di pensare dire fare va pensato detto e fatto. se no, quando morirai appesa ad un albero e sanguinante avrai di che pentirti. meglio soffrire e far soffrire che pentirsi. sempre ovvio, che a soffrire non siano persone deboli ed indifese come lo possono essere i bambini. mi è arrivato un sms da un vecchio fidanzato un po psicopatico la settimana scorsa(sai di chi sto parlando)con scritto "fede, cos'è la felicità" io ho risposto che esistono solo momenti felici. procurati ogni giorno tanti momenti felici ed avrai una vita felice.
una cosa dimenticavo: per come siamo state educate sappiamo riconoscere il limite, quello oltre il quale è pericoloso spingersi. per come siamo state educate quel limite non desideriamo nemmeno oltrepassarlo, perchè sappiamo che ci faremmo del male. quindi sguazza nella tua follia ben alimentata e se trovi disaccordo fra quello che senti e quello che vorresti sentire o non sentire non ti allarmare. quelcosa che supera la nostra conscia capacità di discernere il bene dal male (cioè l'educazione che ci è stata impartita) ci terrà lontane in modo naturale, direi quasi genetico, da ogni pericolo REALE.
ah...attenzione... pronta a vivere significa pronta soprattutto a pagare l'ebbrezza con il dolore, ma anche quello fa parte del pacchetto e visto da una certa angolazione è più vita di tanta altra inutile vita.
le persone si dividono in due: chi vive e chi si castra in vista di non so quale miraggio di finta stabilità e coerenza.
grazie...
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