continuo ad automassacrarmi in mezzo a miliardi di scelte di cose da fare. In riflessione tutta la notte scalciando D e pensando pensando pensando. L'esamino di informatica giovedì a Milano che se non lo passo addio laurea... il volley, la nuova squadra e già salto allenamenti per studiare... il lavoro e i 100km giornalieri... il pianoforte, il giornale di musica per cui scrivo. Le cose da lavare e da stirare... la vita sociale. I vestiti e le mille scarpe arrichite da un nuovo paio di sandali blu schock ... e le aspettative mie e degli altri e settembre e le parole bugiarde che escono dalla bocca di molti. E mi mancano la mamma e il papà ma io sono grande e devo camminare con le mie gambe che per altro, sono abbastanza lunghe da ricoprire terreno e muscolose da scalare montagne.
Ho voglia di piangere un po con il mio papà che mi accarezza la testa per dirmi si, ste sei solo una fottuta fortunata. Nata nel mondo del benessere che vive con le malattie legate ad esso.