giovedì 27 novembre 2008

sensazioni

Ritorno a casa: ma quale é ormai la mia casa?
E' ancora questa? E' quella di qualcun'altro?
Sto diventando una apolide.
Un po' qui, un po' lì.
Una apolide anche spogliata di obiettivi...
Sento però che a breve sta per arrivare un cambiamento, un grosso cambiamento.
Un cambiamento drastico e definitivo che cancelli questa sensazione di stranezza che ormai da mesi è sottesa al mio andare quotidiano. La sensazione di vivere poco le persone che amo (a parte D.). Stamattina quando ho salutato Giulia mi sono resa conto di quanto poco la vedo, di come cresce, di come mi vuole bene... di come anche il mio rapporto con mia sorella sia così lontano, questi km che ci separano rendono tutto più difficile.... e poi la mia mamma che mi è venuta a prendere in bicicletta alla stazione con le guance rosse come avesse 15 anni e il mio papà in montagna a sistemare la soffitta della casa dove dico sempre andrò a ritirarmi come una eremita....tra libri e musica e poesia. anche Chris da quando non gioco più a volley... é un miraggio.... è lontana... tutto così difficile le vite che si allontanano e il mio stupore quando una persona, un ragazzo, alla stazione mi ha aiutata a portare la valigia fin su dalle scale... (e comunque .... che stan facendo alla stazione di milano??? si preparan già all'expo 2015??)... esistono ancora le persone gentili anche in quella città fredda e caotica che è Milano. Una volta l'amavo... ci sarei andata a vivere di corsa... adesso dopo un giorno lì impazzisco: il traffico, la gente che cammina, le scarpe, i piedi... le persone, mia sorella che guida come fosse una matta, dopo un giorno all'aperto mi soffio il naso ed esce NERO... dico nero.... gas di scarico, gas di mente. Certo lòì c'è tutto. Ho comprato le salviette che sembrano pastiglie e che se ci butti su un essenza diventano grandi. asciugamani in miniatura che si ingrandiscono...lì c'è tutto per soddisfare la ste consumistica che vive qui dentro. toc toc ste dove sei??? se non ci fossero d e la mia famiglia mi sarei probabilmente già ammazzata o forse ricoverata tra i matti come in uno degli ultimi film che ho visto con silvio orlando. Poi la gonna troppo corta tradisce civetteria e ieri sera uscita dal bagno turco di mia sorella (ebbene si ha il bagno turco in casa che consuma un sacco)mi sn guardata allo specchio e ho visto un corpo decadente con le gambe, LE MIE GAMBE, devastate da buchetti e da smagliature. Ho 27 anni ma la fragilità di una quindicenne (di una volta) e il corpo di una quarantenne.
Chi mai mi sposerà?
Chi mai mi vorrà ??

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho 27 anni ma la fragilità di una quindicenne (di una volta) e il corpo di una quarantenne. Chi mai mi sposerà?Chi mai mi vorrà ??


LA TUA ANALISI E' LUCIDA MA FA PAURA: FORSE LA FRAGILITA' è DI UNA QUINDICENNE MA LA TESTA NO. HO LETTO PIU VOLTE QUESTO BLOG ... E FINALMENTE MI SONO DECISO A SCRIVERE. PERCHE NON TORNI QUELLA CHE ERI E TI TOGLI QUEI BANALISSIMI E SUPERFICIALI CAPELLI BIONDI? FORSE TI RISENTIRAI TE STESSA (chiaramente è una metafora per dirti altro...)

AGGIUNGO ANCHE CHE PER SENTIRTI TE STESSA E' ANCHE IL CASO CHE SVESTI I PANNI DELLA BRAVA FIDANZATINA... E TORNI NEL MONDO CHE PER ANNI TI APPARTENEVA. CON CROCI, CALZE A RETE E STIVALI.

NON TI RICONOSCO PIU'... parlavamo di caducita' della vita davanti ad un the earl gray e tutti si giravano per il tuo cappotto lungo nero e le calze viola e gli stivali neri. E io ti aspettavo in stazione in cravatta e con schopenhauer in mano.

E nel tuo lettore cd c'erano solo i Cure.

TORNA TE STESSA

ciao.
A.

listener-mgneros ha detto...

vedi (qua sopra ad esempio)esiste sempre qualcuno che ti vuole a suo modo ora o come gli comoda nel passato, qualcuno che vuole una rappresentazione, attenta sono specchi, e quelli romantici i più ingannevoli, Alice è cresciuta passandoci attraverso.