mercoledì 18 giugno 2008

una piccola tragedia

qualcuno aveva sostenuto che si trattasse di un momento bellissimo?

bene
ieri sera: telefono:

D: "Tra noi non ci sono le basi per costruire qualcosa di solido"
D: "ti ho chiesto delle cose ma ho fatto delle scelte avventate"
D: "sei instabile"
D: "io non vedo possibilità al momento per vivere assieme"

Mi é crollato il mondo addosso.
Una sorta di pioggia di piccoli vetri che mi han tagliato ovunque (per restare in tema)

Ho pianto ore. Mi si sono creati due giganteschi solchi sulle guance.
E stamattina avevo gli occhi gonfi.
E tutto sembrava più difficile.

Perché é come scoprire che credevi in qualcosa che non c'è.
O almeno tu credevi ci fosse, é peggio.

Poi una ora dopo i discorsi un sms "forse ho esagerato" il succo.

Così stamattina mi sono truccata pesantemente e sono andata fuori con la faccia di bronzo ad affrontare questa giornata.

E stasera ha deciso che viene qui.

E io aspetto. Lacrimante aspetto.

ma che cosa é cambiato ?


3 commenti:

silvano ha detto...

Visto da fuori è lo stesso vecchio film di sempre. Vissuta da dentro è tragedia e sofferenza pura. Una risposta valida non c'è. Bisogna viversela e vedere che succede.
ciao (solidale).

darkste ha detto...

grazie silvano, sto aspettando.

Curiosa
delusa
sono nell'attesa

Anonimo ha detto...

Cosa aspetti Ste? non commettere lo stesso errore che per anni ho commesso io (e forse ancora incosapevolmente faccio): attendere che qualcosa di esterno a noi possa cambiare. Aspettare che la nostra felicità dipenda dall'esterno. Ma più vado avanti e più sono convinto che è in noi che dobbiamo trovare la chiave di tutto. Della nostra serenità, felicità, equilibrio. So bene che sembra retorica la mia e forse in parte lo è pure. Troppe volte abbiamo sentito questi discorsi ma nel momento in cui ho iniziato un percorso mio, un "viaggio" interiore, se vuoi, tutto è inizato a cambiare. E' vero ogni tanto il treno si ferma per guasto...ma il gusto di riparare e riprendere il viaggio è davvero enorme..