giovedì 21 febbraio 2008

Pazienza, ci vuole pazienza

Ogni tanto ci vuole pazienza. Pazienza in ufficio perché si ha a che fare con la gente ed è giusto avere pazienza. Certo è che a volte qualcuno ne abusa. Mi usa e ne abusa. Così stasera, chiudendo l’ufficio alle 19.00, ho pensato <>. Poi accompagnata da un collega gentile che mi ha aspettata per uscire sono andata verso la macchina ci sono salita e via ho cercato di cancellare tutto. Tutto quello che mi riempie di pensieri ultimamente. Le aspettative. La promozione che non arriva e che tanto vorrei….per dimostrare a me stessa che tutto questo tempo che ho dedicato all’azienda a qualcosa è servito.

D. è partito per la fiera. Guiderà tutta la notte. Io ascolto i Killers (le sue canzoni preferite).
Martedì sera abbiamo fatto l’amore come due estranei. Come fosse la prima volta. (la prima volta fa sempre male, la prima volta ti fa tremare)
Mi piace. Mi piace tanto questa sensazione di riscoprirsi ogni volta. Come se fosse la prima volta che gli tolgo i vestiti, come se fosse la prima volta che vede il mio corpo imperfetto che riposa stanco sulle lenzuola nere. Ma forse è proprio questo che ci trascina giorno dopo giorno. Eppure alcuni giorni m’arrabbio tanto con lui. Mi arrabbio perché spesso non PENSA preso da altre cose. Ma non posso fargliene una colpa.

Sono stanca e per fortuna il fine settimana è alle porte.
Ho bisogno di riposare, la testa.

Nessun commento: