domenica 9 settembre 2007

gimme a knive, please.

Quasi terminato il libro: non mi sento per nulla preparata oltreché bruttina.
Oggi mi sento bruttina (non che di solito io sia sta gnocca...!)
La tensione e le sigarette mi stanno consumando (non nel senso che mi fanno dimagrire, quello magari!). Mi stanno consumando dentro...e tanto dentro nel profondo...
Capelli bagnati, stanchezza. Dolore. Voglia di piangere.
E' la tensione.
E' la tensione.
Tra due ore vedo D. e spero di placarne un po' altrimenti mi fotto il cervello.
Mi fotto il cervello.
Datemi un francobollo di psichedelia su questa lingua per emarginare i pensieri negativi...datemi della cipria, del trucco nero per sottolineare i miei anni 80... datemi un letto dove stracciarmi e spegnermi nel sonno... datemi degli obiettivi, datemi un coltello per ferire questo corpo... tagli circolari per sottolineare qquanto lo odio, per sottoloineare quanto l'imperfezione mi rovina... quanto voglio liberarmi di queste fattezze poco avvenenti per vivere di anima, di cervello, di intelligenza, di filosofia. Dov'é? Dov'è il porto nel quale questa barca di merda deve attraccare ? Io non lo vedo questo porto. Vedo solamente una giovane non più giovane donna ventiseienne che girovaga ai bordi e che mai attracca l'ancora... voglio attraccare l'ancora... voglio dare certezza a questa perenne incertezza, voglio dare fogli a tutto quello che ho da scrivere... voglio dare dolore a questo corpo. voglio punirmi con una legge del contrappasso dantesca per tutte le volte in cui il coraggio non é stato abbastanza per prendere delle decisioni prima o per prenderle adesso. e' un momento difficile, ma io sono una donna così: difficile.
Soprattutto stasera, vi prego gimme a knive.

1 commento:

Anonimo ha detto...

finchè non sono 26 non dire 26 sorella